Weekly Playlist N.22 (2022)

 

Anche se dovremmo forse iniziare a pensare ad un titolo diverso per una rubrica che di settimanale non avrà più nei prossimi tempi poi moltissimo, voi state pure tranquilli e non mettetevi in testa di poter fare a meno delle playlist di Pagan Storm Webzine, seppure per solo un paio di giovedì al mese e trasformate dunque per il momento in nuovo appuntamento a pubblicazione bisettimanale. Dateci quindi un po’ di tempo e vedrete che daremo una nuova e più affilata forma a questa bestia, ma intanto allacciate le cinture perché la raccolta odierna si fa grossa come prevedibile delle tantissime ricorrenze per le quali abbiamo brindato in redazione negli ultimi quattordici giorni, ovverosia oltre metà del menu di oggi e tutte fantastiche nel mostrarci differenti aree del burrascoso universo di nostra (in)competenza.
Si parte senza troppo scarto temporale ma con tutte le bocche da fuoco allineate verso il 2012 sconvolto dai Marduk con Serpent Sermon” (tutti in piedi per il ritornello della title-track), e subito dopo la Svezia continua a farci male grazie agli Shining del classico V: Halmstad” pubblicato invece quindici anni fa e chiuso dalla estremamente soave “Neka Morgondagen”; grande annata il 2007, e non bastasse il gioiello di Kvarforth la Germania ci aggiunge Funeral Mass” dei suoi figli rinnegati Eternity alle prese con la travolgente “Reign Of Tortured Souls”. Per l’aureo 1997 la Turingia tiene ancora banco a suon di sganassoni e Menhir, il cui esordio Die Ewigen Steine” e la graffiante “Schwertzeit” tagliano gli stessi venticinque inverni di esistenza di due importanti passi in avanti dell’osare norvegico: mettiamoci comodi allora e fluttuiamo sull’Omnio” degli In The Woods… subito dopo essere sfuggiti al fascino maledetto dei Dimmu Borgir nell’era Enthrone Darkness Triumphant”.
Sempre classe ’97 ma rimasto escluso dalla rimpatriata nonostante l’onestà dell’obliata cricca francese Anaon, il loro bell’EP Les Rites De Cromlech” ci lancia contro “L’Enfant Dans La Mort” e fa il paio sinfonico col The Ashen Abhorrence” in uscita cinque lustri dopo, lui invece unica breaking news nella forma del quinto capitolo “Banishment” casomai rischiaste di perdervi l’entrata in scena dei finlandesi Pestilent Hex il prossimo 8 luglio.
Nessun rischio in questo senso per i gioielli pagani di cui si è occupata di recente La Gente Deve Sapere portandovi delle serie analisi incentrate sugli ultimi grandi dischi regalatici da Mosaic e Månegarm: episodi di enorme pregio i quali andavano per forza assicurati all’immortalità del nostro piccolo archivio, sia il sibillino Heimatspuk” che l’anthemico Ynglingaättens Öde” fungono quindi da sendoff di rara eleganza per la prima di questa nuova playlist preludio di un’ondata pronta ad accompagnarvi lungo un insidioso, torrido e ribollente palinsesto estivo.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Marduk“Serpent Sermon” (from Serpent Sermon”, Century Media Records 2012)

2. Shining“Neka Morgondagen” (from V: Halmstad (Niklas Angående Niklas)”, Osmose Productions 2007)

3. Pestilent Hex“Chapter VI: Banishment” (from The Ashen Abhorrence”, Debemur Morti Productions 2022)

4. Menhir“Schwertzeit” (from Die Ewigen Steine”, Ars Metalli Records 1997)

5. Eternity“Reign Of Tortured Souls” (from Funeral Mass”, Avantgarde Music 2007)

6. Dimmu Borgir“Master Of Disharmony” (from Enthrone Darkness Triumphant”, Nuclear Blast Records 1997)

7. In The Woods…“Weeping Willow” (from Omnio”, Misanthropy Records 1997)

8. Anaon“L’Enfant Dans La Mort” (from Les Rites De Cromlech” (EP), Drakkar Productions 1997)

9. Mosaic – “Heilstatt” (from Heimatspuk”, Eisenwald Tonschmiede 2022)

10. Månegarm“Hågkomst Av Ett Liv” (from Ynglingaättens Öde”, Napalm Records 2022)

Michele “Ordog” Finelli

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